ALPHA-DELTA - DX-SWL - ANTENNA A SLOPER LUNGO PER BANDE SWL - OTTIMA PER 13-16-18-19-21-25-31-41-49-90-120 METRI ed ONDE MEDIE.

UTILIZZABILE ANCHE IN TRASMISSIONE DA 160 A 10 METRI CON ACCORDATORE.

LUNGHEZZA TOTALE DX-SWL: m. 18,29

L'antenna sloper DX-SWL é un adattamento davvero unico ed efficace di uno nota teoria sulle antenne. 
Essa infatti opera come sloper a quarto d'onda, che significa che i conduttori hanno una lunghezza elettrica pari ad un quarto
d'onda o multipli di un quarto d'onda su ogni banda di frequenze. 
Comparato ad un dipolo aperto, lo sloper ha l'altra metà dell'antenna consistente in un cavo conduttore che scende giù dal punto di alimentazione al fine d'ottenere il giusto rendimento e l'impedenza d 'ingresso appropriata.
In uno sloper a quarto d 'onda il conduttore centrale del cavo di alimentazione é collegato al conduttore che costituisce l'antenna, mentre la calza é collegata al cavo che scende in verticale verso il basso.   

L'isolatore é quindi fornito di connettore SO-239. 
Con altezza da terra del punto di alimentazione dell' antenna di soli 6-12 metri si ottiene già un buon rendimento.

Per la sua configurazione lo sloper a quarto d'onda é un'antenna eccellente per traffico DX a lungo distanza, con basso angolo di radiazione ed un diagramma tale da superare di gran lungo in DX un dipolo aperto montato alla stessa altezza.
Il lobo di corrente, che definisce le caratteristiche di maggiore radiazione dell'antenna, si trova in alto, nel punto di alimentazione, e non é soggetto ad attenuazioni dovute alla vicinanza di costruzioni, alberi o altro.

Alcune prove comparative fatte tra il DX-SWL ed una verticale per impieghi civili alta 9 metri e con 18 radiali hanno fatto rilevare segnali da altri continenti nella direzione del conduttore talvolta maggiori anche di 10 dB.

Le caratteristiche di rilievo sono quindi:
• Richiede un singolo supporto alto circa 6 metri o maggiore (Palo, albero, camino, muro o traliccio)
• Più facile da installare di un dipolo
• Unico punto di alimentazione in cavo coassiale a 50 ohm alla sommità dell'antenna per lo massima resa in DX, atto a ricevere un PL-259
• Completamente assemblato per la massima semplicità di installazione
• Non richiede regolazioni particolari
• Utilizza materiali in acciaio INOX per una lunga durata nel tempo
• Utilizza risonatori brevettati (ISO-RES) protetti contro i raggi ultraviolettia a larga banda per una efficiente selezione multi-banda delle frequenze anziché trappole a banda stretta.
• Isolatori e cavo di supporto torniti compresi nel prezzo.

ALPHA-DELTA - DX-SWL/S - ANTENNA A SLOPER CORTO PER BANDE SWL - OTTIMA PER 13-16-18-19-21-25-31-41-49-90 METRI - 120 METRI ed ONDE MEDIE con minor rendimento.

UTILIZZABILE ANCHE IN TRASMISSIONE DA 80 A 10 METRI CON ACCORDATORE.
PUO' ESSERE ACCORDATA ANCHE IN 160 METRI CON UN ACCORDATORE A LARGA BANDA SE IL SISTEMA DI TERRA E' MOLTO BUONO E L'INSTALLAZIONE NON CRITICA.

LUNGHEZZA TOTALE DX-SWL/S: m. 13,5

L'antenna sloper DX-SWL/S é un adattamento davvero unico ed efficace di uno nota teoria sulle antenne. 
Essa infatti opera come sloper a quarto d'onda, che significa che i conduttori hanno una lunghezza elettrica pari ad un quarto
d'onda o multipli di un quarto d'onda su ogni banda di frequenze. 
Comparato ad un dipolo aperto, lo sloper ha l'altra metà dell'antenna consistente in un cavo conduttore che scende giù dal punto di alimentazione al fine d'ottenere il giusto rendimento e l'impedenza d 'ingresso appropriata.
In uno sloper a quarto d 'onda il conduttore centrale del cavo di alimentazione é collegato al conduttore che costituisce l'antenna, mentre la calza é collegata al cavo che scende in verticale verso il basso.   

L'isolatore é quindi fornito di connettore SO-239. 
Con altezza da terra del punto di alimentazione dell' antenna di soli 6-12 metri si ottiene già un buon rendimento.

Per la sua configurazione lo sloper a quarto d'onda é un'antenna eccellente per traffico DX a lungo distanza, con basso angolo di radiazione ed un diagramma tale da superare di gran lungo in DX un dipolo aperto montato alla stessa altezza.
Il lobo di corrente, che definisce le caratteristiche di maggiore radiazione dell'antenna, si trova in alto, nel punto di alimentazione, e non é soggetto ad attenuazioni dovute alla vicinanza di costruzioni, alberi o altro.

Alcune prove comparative fatte tra il DX-SWL/S ed una verticale per impieghi civili alta 9 metri e con 18 radiali hanno fatto rilevare segnali da altri continenti nella direzione del conduttore talvolta maggiori anche di 8 dB.

Le caratteristiche di rilievo sono quindi:

• Richiede un singolo supporto alto circa 6 metri o maggiore (Palo, albero, camino, muro o traliccio)
• Più facile da installare di un dipolo
• Unico punto di alimentazione in cavo coassiale a 50 ohm alla sommità dell'antenna per lo massima resa in DX, atto a ricevere un PL-259
• Completamente assemblato per la massima semplicità di installazione
• Non richiede regolazioni particolari
• Utilizza materiali in acciaio INOX per una lunga durata nel tempo
• Utilizza risonatori brevettati (ISO-RES) protetti contro i raggi ultraviolettia a larga banda per una efficiente selezione multi-banda delle frequenze anziché trappole a banda stretta.
• Isolatori e cavo di supporto torniti compresi nel prezzo.

LW-40 Antenna Long Wire multibanda 160-6 METRI (1,6 - 52 MHz), lunghezza 40,56m, massima potenza applicabile 400 Watt.

Alimentata ad un'estremità, si presta ad essere installata anche a partenza da una finestra o da un balcone con il cavo coassiale posto quindi in prossimità della stazione radio, con minori perdite e spesa.

Alimentata attraverso un UNUN 9:1 (che contribuisce anche a diminuire il rumore da scariche elettrostatiche e garantisce un buon ritorno a terra) e connettore SO-239. 

Richiede l'uso dell' accordatore se si desidera un ROS basso e copertura su tutte le gamme operative.

Massima potenza applicabile 400W p.e.p. SSB 

Impedenza 50 Ohm

G5RV HALF SIZE - ANTENNA 10-40 METRI (7 - 30 MHz) senza trappole - L=16,2 m - Potenza applicabile 1 kW p.e.p. SSB

Questa antenna full-size copre le bande amatoriali, in ricezione e trasmissione dai 40 ai 10 metri, (7-30MHz), la sua lunghezza complessiva è di 16,2 m. ( 2 x 8,1 m).

Il cavo a nastro, con connettore terminale SO-239, che costituisce anche un ulteriore elemento radiante dell'antenna al cui estremo è montato un choke, deve essere rivolto verso il basso, e per avere il miglior rendimento deve essere installata in orizzontale o a V rovesciata, con il centrale montato ad almeno 3,5 m. da terra per il miglior rendimento.

L'antenna è completamente assemblata e pronta per l'installazione ed è eccellente ove lo spazio è limitato.

Potenza massima applicabile 1KW PeP SSB.

Fabbricata in Gran Bretagna

RADIO WORKS - VRD10 - DIPOLO 10 METRI A MEZZ'ONDA ORIZZONTALE CON TRONCO DI RADIAZIONE VERTICALE A QUARTO D'ONDA

Specifiche tecniche:

• LUNGHEZZA DELLA PARTE ORIZZONTALE: Mezz'onda (circa 5 m. totali)
• LUNGHEZZA DELLA PARTE VERTICALE: Quarto d'onda (circa 2,5 m.)
• POLARIZZAZIONE: Orizzontale + Verticale
• SISTEMA DI ACCORDO ALLA LINEA: Cavo coassiale a 50 ohm
• NECESSITÀ DI ACCORDATORE: No
• POTENZA APPLICABILE: 1500 W
• TIPO DI BALUN IMPIEGATO: Line lsolator dedicato a seconda della banda

DESCRIZIONE E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPOLI DI TIPO "VRD"

Questo tipo speciale di dipolo è interessantissimo per tutti coloro che vogliano lavorare, oltre a stazioni locali, anche il DX con poche complicazioni e bassissima spesa.
L'effetto "VERT" è stato precedentemente già sperimentato con la Carolina Windom, altra antenna di punta della Radio Works.
Prendendo lo spunto da tale antenna, la Radio Works ha prodotto dei dipoli ottimizzati per ogni singola banda e consistenti nel classico dipolo a mezz'onda alimentato al centro da un tronco radiante verticale di lunghezza pari ad un quarto d'onda, isolato dalla linea coassiale di alimentazione da un Line lsolator, anch'esso modificato allo scopo ed ottimizzato banda per banda.
Il risultato è stato notevolissimo per quanto riguarda soprattutto la possibilità di lavorare segnali DX, cioè a lunga distanza.
Perchè quindi si continuano a produrre anche dipoli semplici?
La spiegazione sta nel fatto che i dipoli vanno molto bene per angoli di radiazione alti, quindi per collegamenti a breve e media distanza, se propriamente installati.
I dipoli VRD (Vertically Radiating Dipoles) hanno invece un angolo di radiazione estremamente basso, dovuto appunto alla prevalenza di polarizzazione verticale.
Il punto di massima corrente del radiatore verticale viene però a trovarsi in alto, nel punto di giunzione alla sezione orizzontale, e non in basso, dove si congiunge alla linea coassiale, con gli indubbi vantaggi dello spostamento di tale punto di massima corrente in alto, lontano dalla terra e dalle sue perdite ohmiche.
Un ulteriore vantaggio viene inoltre dal fatto che un dipolo orizzontale avrà un diagramma di irradiazione ad 8, con la massima radiazione perpendicolare al conduttore e la minima radiazione in direzione delle etremità.
Il VRD ha invece un diagramma di radiazione omnidirezionale, con estremo vantaggio in corrispondenza degli angoli bassi.
Mentre quindi durante le ore in cui la propagazione è corta il dipolo VRD ed il dipolo orizzontale possono tendere ad equivalersi, quando la propagazione si allunga e l'angolo richiesto per lavorare le stazioni distanti si abbassa. 
Il vantaggio dato dalla componente di radiazione verticale ad angolo basso del VRD rispetto al dipolo convenzionale diventa drastico: da mezzo punto a 3-4 punti di S-meter sono la media del vantaggio, il che significa da 3 a 18-24 dB di differenza!
Ovviamente si parla di dB di vantaggio riferiti ai segnali provenienti ad angoli bassi, che sulle bande basse significano la differenza tra fare e non fare un collegamento DX.
Ma anche ad angoli di radiazione più alti generalmente il VRD supera, anche se di poco, il dipolo orizzontale, il quale può dire la sua con i segnali DX in 80 metri solo se è sospeso a ben 40 metri da terra, mentre per il VRD per la stessa banda già a 20 metri da terra si configura un eccellente rendimento DX.
Anche se non fosse disponibile una altezza tale da mantenere pertettamente verticale l'intero tratto verticale dell'antenna, esso può essere anche ripiegato nella parte terminale dell'antenna.
Il VRD può essere montato anche come Sloping Dipole, con lieve modifica del diagramma di radiazione, se lo spazio o i supporti disponibili non sono adeguati: il rendimento sarà all'incirca simile a quello di una L-invertita.
Non è richiesto accordatore in quanto il R.O.S. è molto basso, generalmente migliore di quello di un dipolo convenzionale situato nello stesso posto ed alla stessa altezza.

RADIO WORKS - VRD12 - DIPOLO 12 METRI A MEZZ'ONDA ORIZZONTALE CON TRONCO DI RADIAZIONE VERTICALE A QUARTO D'ONDA

Specifiche tecniche:

• LUNGHEZZA DELLA PARTE ORIZZONTALE: Mezz'onda (circa 6 m. totali)
• LUNGHEZZA DELLA PARTE VERTICALE: Quarto d'onda (circa 3 m.)
• POLARIZZAZIONE: Orizzontale + Verticale
• SISTEMA DI ACCORDO ALLA LINEA: Cavo coassiale a 50 ohm
• NECESSITÀ DI ACCORDATORE: No
• POTENZA APPLICABILE: 1500 W
• TIPO DI BALUN IMPIEGATO: Line lsolator dedicato a seconda della banda

DESCRIZIONE E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPOLI DI TIPO "VRD"

Questo tipo speciale di dipolo è interessantissimo per tutti coloro che vogliano lavorare, oltre a stazioni locali, anche il DX con poche complicazioni e bassissima spesa.
L'effetto "VERT" è stato precedentemente già sperimentato con la Carolina Windom, altra antenna di punta della Radio Works.
Prendendo lo spunto da tale antenna, la Radio Works ha prodotto dei dipoli ottimizzati per ogni singola banda e consistenti nel classico dipolo a mezz'onda alimentato al centro da un tronco radiante verticale di lunghezza pari ad un quarto d'onda, isolato dalla linea coassiale di alimentazione da un Line lsolator, anch'esso modificato allo scopo ed ottimizzato banda per banda.
Il risultato è stato notevolissimo per quanto riguarda soprattutto la possibilità di lavorare segnali DX, cioè a lunga distanza.
Perchè quindi si continuano a produrre anche dipoli semplici?
La spiegazione sta nel fatto che i dipoli vanno molto bene per angoli di radiazione alti, quindi per collegamenti a breve e media distanza, se propriamente installati.
I dipoli VRD (Vertically Radiating Dipoles) hanno invece un angolo di radiazione estremamente basso, dovuto appunto alla prevalenza di polarizzazione verticale.
Il punto di massima corrente del radiatore verticale viene però a trovarsi in alto, nel punto di giunzione alla sezione orizzontale, e non in basso, dove si congiunge alla linea coassiale, con gli indubbi vantaggi dello spostamento di tale punto di massima corrente in alto, lontano dalla terra e dalle sue perdite ohmiche.
Un ulteriore vantaggio viene inoltre dal fatto che un dipolo orizzontale avrà un diagramma di irradiazione ad 8, con la massima radiazione perpendicolare al conduttore e la minima radiazione in direzione delle etremità.
Il VRD ha invece un diagramma di radiazione omnidirezionale, con estremo vantaggio in corrispondenza degli angoli bassi.
Mentre quindi durante le ore in cui la propagazione è corta il dipolo VRD ed il dipolo orizzontale possono tendere ad equivalersi, quando la propagazione si allunga e l'angolo richiesto per lavorare le stazioni distanti si abbassa. 
Il vantaggio dato dalla componente di radiazione verticale ad angolo basso del VRD rispetto al dipolo convenzionale diventa drastico: da mezzo punto a 3-4 punti di S-meter sono la media del vantaggio, il che significa da 3 a 18-24 dB di differenza!
Ovviamente si parla di dB di vantaggio riferiti ai segnali provenienti ad angoli bassi, che sulle bande basse significano la differenza tra fare e non fare un collegamento DX.
Ma anche ad angoli di radiazione più alti generalmente il VRD supera, anche se di poco, il dipolo orizzontale, il quale può dire la sua con i segnali DX in 80 metri solo se è sospeso a ben 40 metri da terra, mentre per il VRD per la stessa banda già a 20 metri da terra si configura un eccellente rendimento DX.
Anche se non fosse disponibile una altezza tale da mantenere pertettamente verticale l'intero tratto verticale dell'antenna, esso può essere anche ripiegato nella parte terminale dell'antenna.
Il VRD può essere montato anche come Sloping Dipole, con lieve modifica del diagramma di radiazione, se lo spazio o i supporti disponibili non sono adeguati: il rendimento sarà all'incirca simile a quello di una L-invertita.
Non è richiesto accordatore in quanto il R.O.S. è molto basso, generalmente migliore di quello di un dipolo convenzionale situato nello stesso posto ed alla stessa altezza.

RADIO WORKS - VRD15 - DIPOLO 15 METRI A MEZZ'ONDA ORIZZONTALE CON TRONCO DI RADIAZIONE VERTICALE A QUARTO D'ONDA

Specifiche tecniche:

• LUNGHEZZA DELLA PARTE ORIZZONTALE: Mezz'onda (circa 7,5 m totali)
• LUNGHEZZA DELLA PARTE VERTICALE: Quarto d'onda (circa 3,75 m)
• POLARIZZAZIONE: Orizzontale + Verticale
• SISTEMA DI ACCORDO ALLA LINEA: Cavo coassiale a 50 ohm
• NECESSITÀ DI ACCORDATORE: No
• POTENZA APPLICABILE: 1500 W
• TIPO DI BALUN IMPIEGATO: Line lsolator dedicato a seconda della banda

DESCRIZIONE E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPOLI DI TIPO "VRD"

Questo tipo speciale di dipolo è interessantissimo per tutti coloro che vogliano lavorare, oltre a stazioni locali, anche il DX con poche complicazioni e bassissima spesa.
L'effetto "VERT" è stato precedentemente già sperimentato con la Carolina Windom, altra antenna di punta della Radio Works.
Prendendo lo spunto da tale antenna, la Radio Works ha prodotto dei dipoli ottimizzati per ogni singola banda e consistenti nel classico dipolo a mezz'onda alimentato al centro da un tronco radiante verticale di lunghezza pari ad un quarto d'onda, isolato dalla linea coassiale di alimentazione da un Line lsolator, anch'esso modificato allo scopo ed ottimizzato banda per banda.
Il risultato è stato notevolissimo per quanto riguarda soprattutto la possibilità di lavorare segnali DX, cioè a lunga distanza.
Perchè quindi si continuano a produrre anche dipoli semplici?
La spiegazione sta nel fatto che i dipoli vanno molto bene per angoli di radiazione alti, quindi per collegamenti a breve e media distanza, se propriamente installati.
I dipoli VRD (Vertically Radiating Dipoles) hanno invece un angolo di radiazione estremamente basso, dovuto appunto alla prevalenza di polarizzazione verticale.
Il punto di massima corrente del radiatore verticale viene però a trovarsi in alto, nel punto di giunzione alla sezione orizzontale, e non in basso, dove si congiunge alla linea coassiale, con gli indubbi vantaggi dello spostamento di tale punto di massima corrente in alto, lontano dalla terra e dalle sue perdite ohmiche.
Un ulteriore vantaggio viene inoltre dal fatto che un dipolo orizzontale avrà un diagramma di irradiazione ad 8, con la massima radiazione perpendicolare al conduttore e la minima radiazione in direzione delle etremità.
Il VRD ha invece un diagramma di radiazione omnidirezionale, con estremo vantaggio in corrispondenza degli angoli bassi.
Mentre quindi durante le ore in cui la propagazione è corta il dipolo VRD ed il dipolo orizzontale possono tendere ad equivalersi, quando la propagazione si allunga e l'angolo richiesto per lavorare le stazioni distanti si abbassa. 
Il vantaggio dato dalla componente di radiazione verticale ad angolo basso del VRD rispetto al dipolo convenzionale diventa drastico: da mezzo punto a 3-4 punti di S-meter sono la media del vantaggio, il che significa da 3 a 18-24 dB di differenza!
Ovviamente si parla di dB di vantaggio riferiti ai segnali provenienti ad angoli bassi, che sulle bande basse significano la differenza tra fare e non fare un collegamento DX.
Ma anche ad angoli di radiazione più alti generalmente il VRD supera, anche se di poco, il dipolo orizzontale, il quale può dire la sua con i segnali DX in 80 metri solo se è sospeso a ben 40 metri da terra, mentre per il VRD per la stessa banda già a 20 metri da terra si configura un eccellente rendimento DX.
Anche se non fosse disponibile una altezza tale da mantenere pertettamente verticale l'intero tratto verticale dell'antenna, esso può essere anche ripiegato nella parte terminale dell'antenna.
Il VRD può essere montato anche come Sloping Dipole, con lieve modifica del diagramma di radiazione, se lo spazio o i supporti disponibili non sono adeguati: il rendimento sarà all'incirca simile a quello di una L-invertita.
Non è richiesto accordatore in quanto il R.O.S. è molto basso, generalmente migliore di quello di un dipolo convenzionale situato nello stesso posto ed alla stessa altezza.

RADIO WORKS - VRD17 - DIPOLO 17 METRI A MEZZ'ONDA ORIZZONTALE CON TRONCO DI RADIAZIONE VERTICALE A QUARTO D'ONDA

Specifiche tecniche:

• LUNGHEZZA DELLA PARTE ORIZZONTALE: Mezz'onda (circa 8,5 m. totali)
• LUNGHEZZA DELLA PARTE VERTICALE: Quarto d'onda (circa 4,25 m.)
• POLARIZZAZIONE: Orizzontale + Verticale
• SISTEMA DI ACCORDO ALLA LINEA: Cavo coassiale a 50 ohm
• NECESSITÀ DI ACCORDATORE: No
• POTENZA APPLICABILE: 1500 W
• TIPO DI BALUN IMPIEGATO: Line lsolator dedicato a seconda della banda

DESCRIZIONE E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPOLI DI TIPO "VRD"

Questo tipo speciale di dipolo è interessantissimo per tutti coloro che vogliano lavorare, oltre a stazioni locali, anche il DX con poche complicazioni e bassissima spesa.
L'effetto "VERT" è stato precedentemente già sperimentato con la Carolina Windom, altra antenna di punta della Radio Works.
Prendendo lo spunto da tale antenna, la Radio Works ha prodotto dei dipoli ottimizzati per ogni singola banda e consistenti nel classico dipolo a mezz'onda alimentato al centro da un tronco radiante verticale di lunghezza pari ad un quarto d'onda, isolato dalla linea coassiale di alimentazione da un Line lsolator, anch'esso modificato allo scopo ed ottimizzato banda per banda.
Il risultato è stato notevolissimo per quanto riguarda soprattutto la possibilità di lavorare segnali DX, cioè a lunga distanza.
Perchè quindi si continuano a produrre anche dipoli semplici?
La spiegazione sta nel fatto che i dipoli vanno molto bene per angoli di radiazione alti, quindi per collegamenti a breve e media distanza, se propriamente installati.
I dipoli VRD (Vertically Radiating Dipoles) hanno invece un angolo di radiazione estremamente basso, dovuto appunto alla prevalenza di polarizzazione verticale.
Il punto di massima corrente del radiatore verticale viene però a trovarsi in alto, nel punto di giunzione alla sezione orizzontale, e non in basso, dove si congiunge alla linea coassiale, con gli indubbi vantaggi dello spostamento di tale punto di massima corrente in alto, lontano dalla terra e dalle sue perdite ohmiche.
Un ulteriore vantaggio viene inoltre dal fatto che un dipolo orizzontale avrà un diagramma di irradiazione ad 8, con la massima radiazione perpendicolare al conduttore e la minima radiazione in direzione delle etremità.
Il VRD ha invece un diagramma di radiazione omnidirezionale, con estremo vantaggio in corrispondenza degli angoli bassi.
Mentre quindi durante le ore in cui la propagazione è corta il dipolo VRD ed il dipolo orizzontale possono tendere ad equivalersi, quando la propagazione si allunga e l'angolo richiesto per lavorare le stazioni distanti si abbassa. 
Il vantaggio dato dalla componente di radiazione verticale ad angolo basso del VRD rispetto al dipolo convenzionale diventa drastico: da mezzo punto a 3-4 punti di S-meter sono la media del vantaggio, il che significa da 3 a 18-24 dB di differenza!
Ovviamente si parla di dB di vantaggio riferiti ai segnali provenienti ad angoli bassi, che sulle bande basse significano la differenza tra fare e non fare un collegamento DX.
Ma anche ad angoli di radiazione più alti generalmente il VRD supera, anche se di poco, il dipolo orizzontale, il quale può dire la sua con i segnali DX in 80 metri solo se è sospeso a ben 40 metri da terra, mentre per il VRD per la stessa banda già a 20 metri da terra si configura un eccellente rendimento DX.
Anche se non fosse disponibile una altezza tale da mantenere pertettamente verticale l'intero tratto verticale dell'antenna, esso può essere anche ripiegato nella parte terminale dell'antenna.
Il VRD può essere montato anche come Sloping Dipole, con lieve modifica del diagramma di radiazione, se lo spazio o i supporti disponibili non sono adeguati: il rendimento sarà all'incirca simile a quello di una L-invertita.
Non è richiesto accordatore in quanto il R.O.S. è molto basso, generalmente migliore di quello di un dipolo convenzionale situato nello stesso posto ed alla stessa altezza.

RADIO WORKS - BIG-SIG LOOP 80 METRI - LOOP GIGANTE MONOBANDA AD ALTO RENDIMENTO - PERIMETRO PARI A 1,5 LUNGHEZZE D'ONDA

Il segreto di quest'antenna a loop monobanda risiete nella sua lunghezza perimetrica totale, pari a 1,5 lunghezze d'onda.
Il suo guadagno si avvicina a quella della famosa bi-quadrata, pur essendo molto più compatta di questa.

Essa può essere montata come appare in figura, con l'apice in basso, oppure al contrario, con apice in alto, oppure in altre configurazioni come la rettangolare o la quadrata.

Grazie alla sua notevole superficie di cattura, basso rumore in ricezione, diagramma di radiazione eccellente ad angolo basso con buon guadagno sul segnale,  essa offre la possibilità di collegare molto più facilmente stazioni rare e lontane, cosa spesso impensabile con antenne di ridotte dimensioni.

Grazie allo speciale trasformatore d'impedenza dedicato posto nel punto d'alimentazione è possibile utilizzare direttamente cavo a 50 OHM senza accordatore nel punto di risonanza. 

Potenza applicabile: circa 1500 WATT OUTPUT
 

RADIO WORKS - BIG-SIG LOOP 40 METRI - LOOP GIGANTE MONOBANDA AD ALTO RENDIMENTO - PERIMETRO PARI A 1,5 LUNGHEZZE D'ONDA

Il segreto di quest'antenna a loop monobanda risiete nella sua lunghezza perimetrica totale, pari a 1,5 lunghezze d'onda.
Il suo guadagno si avvicina a quella della famosa bi-quadrata, pur essendo molto più compatta di questa.

Essa può essere montata come appare in figura, con l'apice in basso, oppure al contrario, con apice in alto, oppure in altre configurazioni come la rettangolare o la quadrata.

Grazie alla sua notevole superficie di cattura, basso rumore in ricezione, diagramma di radiazione eccellente ad angolo basso con buon guadagno sul segnale,  essa offre la possibilità di collegare molto più facilmente stazioni rare e lontane, cosa spesso impensabile con antenne di ridotte dimensioni.

Grazie allo speciale trasformatore d'impedenza dedicato posto nel punto d'alimentazione è possibile utilizzare direttamente cavo a 50 OHM senza accordatore nel punto di risonanza. 

Potenza applicabile: circa 1500 WATT OUTPUT